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La differenza tra l’interprete dei tarocchi e il cartomante

Secondo te, esiste la differenza tra l’interprete dei tarocchi e il cartomante?

Secondo il mio modesto parere la differenza è abissale, non tanto per i miei studi passati, che vanno dall’esoterismo, alla simbologia dei tarocchi e varie discipline esoteriche…

Ti ricordo che sono oltre 14 anni che pratico quasi tutti i giorni meditazione e training autogeno.

Qui trovi alcuni libri sulla meditazione.

Devo anche ammettere, mio malgrado, di aver sempre visto non molto di buon occhio il mondo dei cartomanti, maghi ed esoteristi, visto che a sentire le persone con cui giornalmente vengo in contatto, spesso esse si imbattono in truffatori senza ritegno.

Attenzione, leggi bene, non sto assolutamente facendo di tutta l’erba un fascio.

Fai attenzione.

Personalmente ho sempre seguito un percorso di conoscenza, e le varie discipline legate alla superstizione non mi hanno mai riguardato ma soprattutto, interessato.

Leggere i tarocchi per me, è fonte di gioia e di crescita personale.

Perché esiste La differenza tra l’interprete dei tarocchi e il cartomante?

Per molti non ci sarà nessuna differenza, perché nel loro modo di pensare diranno: stendi le carte, mi prevedi il futuro, è normale che anche tu sia un cartomante come tutti gli altri.

Ed è una cosa assolutamente innegabile… chi può dar torto a costoro?

Ormai sono diversi anni che leggo i tarocchi, soprattutto quelli di Marsiglia (se decidi di cominciare lo studio delle carte, ti consiglio vivamente di cominciare da quelli) e quando decisi di leggere le carte appunto, e decisi di non chiedere niente al consultante, molti rimanevano basiti sul mio modo di lavorare.

In tanti chiedono nome, cognome, data di nascita…

Ma tutto ciò, a cosa serve? A niente.

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Il mio punto di vista è: non realizzare nessuna intervista preliminare e procedere senza sapere niente della persona che ho davanti (o come spesso accade al telefono) e da li, cominciare a consultare le carte.

Perché cara amica che stai leggendo queste righe, questa è una pratica che appartiene alla tradizione della divinazione.

Perché è solo così che si fa divinazione.

Diversamente si possono fare quattro chiacchiere davanti ad un mazzo di carte…  attenzione, non vi è nulla di sbagliato in tutto ciò, anzi, ci sono persone che vogliono proprio questo, fare quattro chiacchiere ed essere rabboniti davanti ai tarocchi.

Ad alcuni piace essere chiamati tesoro, insomma, cercano le coccole, se non addirittura l’inganno.

La parola interprete dei tarocchi, nella fattispecie “interprete”, proviene dall’ebraico, e se tradotto in italiano diventa profeta, ovvero colui che profetizza.

Interprete dei tarocchi significa, almeno il mio pensiero va in questa direzione, interpretare  quello che i tarocchi, nella fattispecie, gli arcani maggiori, suggeriscono e determinano una volta che sono stati stesi sul tavolo.

Per approfondire: Tarocchi e divinazione

Non sono io che decido cosa dirti, ma sono loro che lo determinano.

Avete presente quando vi dicono: quel cartomante è bravissimo. Traduco io la frase per voi, in quel momento la persona vi sta dicendo: è bravo perché mi ha detto esattamente quello che mi volevo sentir dire per non stare male.

Purtroppo non funziona così.

Sta di fatto, che se qualcuno ti dice che una cosa non andrà come vorresti tu, allora lo etichetterai come un cartomante di poco valore.

Spero che i miei esempi ti siano chiari.

Poi tra le altre cose, ci sono persone che sono dipendenti dai tarocchi, passano da un cartomante all’altro, come se il loro destino potesse cambiare agendo in questo modo, che a parer mio è solo dettato dall’irrazionalità, e nient’altro.

Per approfondire: La dipendenza dai tarocchi.

È una vera propria dipendenza, come potrebbe essere quella della cocaina o quella dell’alcool.

Con me non corri nessun rischio, per un motivo molto semplice, perché dal momento che da interprete, traduco quello che mi dicono i tarocchi e i simboli che appaiono in quel preciso momento, la previsione è fatta, l’analisi è avvenuta.

E questo non possiamo ripeterlo giorno per giorno, deve passare un po’ di tempo per poter riutilizzare l’uso dei tarocchi.

Questo è bene che tu lo ricorda sempre, a meno che, le domande chiedano di situazioni o persone diverse.

Questa La differenza tra l’interprete dei tarocchi e il cartomante.

L’interprete è difficile, a meno che non vi siano i presupposti, che ripeta la lettura.

Il cartomante lo farà all’infinito.

L’interprete dei tarocchi è quella persona che vi da informazioni su voi stessi, vi da consigli, senza sapere nulla di voi, proprio perché fin dall’inizio non vi ha chiesto nulla.

Il cartomante farà di tutto per rabbonirvi e farvi tornare da lui, per dirvi ciò che volete sentirvi dire.

Ti mando un grande abbraccio.

Se hai bisogno di un consulto professionale, ti prego, mandami n messaggio su whatsapp, generalmente rispondo abbastanza celermente.

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Grazie, ti mando tanto bene.

Foto di Céline Martin da Pixabay

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